granito3
granito3 s. m. [der. del lat. granum «granulo», con riferimento alla struttura della roccia]. – 1. a. Denominazione generica di rocce eruttive intrusive molto acide, a struttura granulare con grana normalmente media e fine, di colore biancastro, grigiastro, rosato o rossastro, spesso con macchiettature più scure, caratterizzate dall’associazione del quarzo con feldspati alcalini e alcalino-calcici e con uno o più minerali femici del gruppo delle miche, degli anfiboli e, più raramente, dei pirosseni, aventi come minerali accessori più comuni lo zircone, l’apatite, la magnetite, la tormalina, la titanite. I graniti si distinguono in normali o alcalino-calcici e in alcalini, a seconda che contengano o no, oltre ai felsdpati alcalini, il plagioclasio alcalino-calcico: tra i primi, più diffusi, i g. a due miche (biotite e muscovite), a una mica (biotite), a muscovite, anfibolici, pirossenici, ecc.; molto diffusi sulla crosta terrestre, per lo più in grandi ammassi (come, in Italia, nelle Alpi occidentali, nell’Appennino calabrese, in Sardegna), prendono origine dal consolidamento del magma e da rocce preesistenti attraverso processi di granitizzazione. Nelle regioni temperate i graniti presentano notevole resistenza alla compressione, all’abrasione, agli agenti atmosferici e tengono bene la lucidatura, per cui vengono usati come materiali da costruzione, spec. per pavimentazioni e rivestimenti. b. Nel linguaggio com. è simbolo della durezza, e anche della resistenza, della saldezza, della tenacia (cfr. granitico), ed è frequente perciò in similitudini e in espressioni fig.: duro, forte, saldo come il g.; uomini di g.; una fede di granito. 2. a. G. ebraico: altro nome della pegmatite grafica o runite (v. pegmatite). b. G. nero d’Anzola: varietà di gabbro anfibolico, di colore scuro punteggiato di bianco, usato come materiale d’ornamento.