granderusso
agg. Proprio della Grande Russia. ◆ Il controllo della base aerea di Khanabad permette loro [agli Usa] di presidiare un’area strategicamente decisiva sia dal punto di vista militare sia per il controllo delle immense risorse energetiche locali. È in quest’area che si giocherà, negli anni a venire, una delle partite decisive nella competizione per l’egemonia tra le superpotenze del presente e del futuro: Usa e Cina. E tra quest’ultime e il rinato nazionalismo granderusso, che considera lo spazio postsovietico asiatico come propria area d’influenza. (Renzo Guolo, Repubblica, 16 maggio 2005, p. 1, Prima pagina) • Un pugnace prete cattolico di Cracovia che diventa addirittura un papa vittorioso, fomentatore del patriottismo polacco, pericoloso distruttore dell’impero comunista che era anche impero granderusso, sostenitore dei croati contro i serbi ortodossi, non poteva che ridestare l’atavica antipatia della Chiesa nazionale russa per i cattolici d’origine slava considerati miscredenti e transfughi. (Enzo Bettiza, Stampa, 15 ottobre 2006, p. 1, Prima pagina) • È unanime la riconoscenza per [Vladimir] Putin, l’uomo che ha ridato loro [ai giovani russi] il rispetto per il proprio paese. I contrasti con i paesi ex sovietici sono valutati con spirito granderusso: mai i governanti attuali di quei territori avrebbero osato, se non fossero sobillati dagli americani, preoccupati per una Russia tornata a contare sulla scena internazionale. Per merito di Putin. (Rita Di Leo, Manifesto, 6 novembre 2007, p. 3).
Composto dagli agg. grande e russo.
Già attestato nella Repubblica del 30 gennaio 1988, p. 9, Viaggio tra i signori dello yen (Alberto Ronchey).