governare
v. tr. [lat. gŭbĕrnare, dal gr. κυβερνάω «reggere il timone» e fig. «governare»] (io govèrno, ecc.). – 1. Manovrare un bastimento per dirigerlo secondo la rotta prestabilita, mediante l’impiego del timone (e anche, per estens., della velatura, delle eliche); per estens., g. un aeromobile, un veicolo, una macchina; non riuscire a g., un motoscafo, un veicolo, ecc., non averne più il controllo, cioè la possibilità o capacità di dirigerlo e farlo rispondere agli organi di guida. Con uso intr. (aus. avere), nel linguaggio di marina, con riferimento a una nave, g. bene o g. male, ubbidire più o meno prontamente all’azione del timone; si dice che una nave o un’imbarcazione non governa quando non sia possibile utilizzare il timone per avaria o per forza di mare. 2. estens. Dirigere, guidare, condurre in genere: La provedenza, che governa il mondo (Dante); non può g. gli altri chi non sa g. sé stesso. In partic.: a. G. uno stato, o assol. governare, reggere le sorti di uno stato, esercitando i diritti e le attribuzioni proprie del potere esecutivo: g. saggiamente, con giustizia, con durezza, dispoticamente; il re regna e non governa (in quanto spetta ai ministri governare); dal non sapere g. i popoli nascono tanti mali (B. Castiglione); fig.: le leggi, le istituzioni che ci governano. Meno com., g. una provincia, un comune, amministrarli; g. un esercito, esserne a capo; g. la diocesi, averne la direzione spirituale. b. G. la casa, la famiglia, l’azienda, dirigerla, regolarne il buon andamento. c. Guidare i movimenti, gli atti di una persona: illumina, custodisci, reggi e governa me (nella preghiera all’Angelo custode); fig., poco com.: l’anima governa il corpo; g. il cuore, gli affetti; non lasciarsi g. dalle passioni. d. Far procedere nel modo voluto, tenere sotto controllo: g. una situazione; riuscire a g. una crisi politica. e. letter. Con soggetto di cosa, reggere, regolare, dare norma: Né da te, dolce amico, udrò più il verso E la mesta armonia che lo governa (Foscolo); quando Giustizia, Virtù e gli altri fantasmi governavano le cose umane (Leopardi). f. letter. Ridurre in una determinata condizione: Ahi, come mal mi governasti, amore! (Leopardi); anche con uso assol., agire, comportarsi in un determinato modo riguardo a qualcuno: Com’esser può, quei sa che sì governa (Dante). 3. rifl. Reggersi, provvedere a sé stesso: popolo che ama governarsi da sé; comportarsi, regolarsi: non saprei come governarmi in una situazione così difficile; govèrnati come meglio credi; finiva sempre col dire le gran cose che ci aveva imparate, per governarsi meglio in avvenire (Manzoni). 4. a. Custodire, curare, provvedere al necessario, al benessere, al mantenimento e sim. di persona (poco com.) e più spesso di animali o cose: g. un bambino, lavarlo, pettinarlo, vestirlo, ecc.; g. i buoi, i cavalli, i polli, custodirli, dar loro da mangiare e da bere; g. il vino, dargli il governo; g. il terreno, le piante, concimarli: noi s’era pensato di g. un olivo seppellendo ai piedi dell’albero il cadavere di un cane (Fucini); g. i forni, i fuochi di una caldaia, in marina, rifornirli regolarmente del combustibile necessario. b. region. Aggiustare, riparare: g. un motore, un orologio. c. ant. Confezionare una vivanda: gli mandò dicendo che a cena l’arrostisse [la gru] e governassela bene (Boccaccio). ◆ Part. pres. governante, anche come sost. (v.).