gorgia
gòrgia s. f. [dal fr. gorge, che è il lat. pop. gŭrga: v. gorga] (pl. -ge). – 1. ant. Gola. 2. Il parlare in gola; in partic., la riduzione (detta più comunem. aspirazione) della c velare (e in date parole anche della t, più raram. della p) di grado tenue a una semplice aspirazione (per es. baco, dato, papa ‹baho, daho, paha›), quale si sente nel fiorentino e in una buona parte della Toscana; anche la pronuncia enfatica (con l’uovo in bocca, come anche si dice) che si sente spesso nella parlata fiorentina (e, in parte, toscana) più popolare: fenomeni, l’uno e l’altro, noti come g. fiorentina o toscana (anche per distinzione da altri fenomeni chiamati, sia pur raramente, gorgia, come la pronuncia uvulare della r, alla parigina, o la cantilena propria di alcune parlate regionali). 3. Con uso fig. del sign. originario: a. In marina, sinon. ant. di gola del picco, della boma, della vela. b. In geografia, stretta valliva foggiata a corridoio, sinon. di gola o forra.