gombina
gombìna (e gómbina; anche combìna e cómbina) s. f. [prob. der. di combinare], ant. o region. – 1. Striscia di cuoio o di pelle; in partic.: a. La striscia di cuoio che congiunge i due bastoni, rispettivam. detti vetta e manfanile, del correggiato, o coreggiato, per battere il grano (in questa sola accezione è documentato con pronuncia sdrucciola): se ti venisse veduto Lapuccio o Naldino, non t’esca di mente di dir loro che mi rechino quelle cómbine per li coreggiati miei (Boccaccio); ‘gòmbina’, striscia di pelle, o di cuoio, che connette la vetta al manfanile del coreggiato (Carena). b. Cinghia di cuoio con cui si lega il giogo al capo del timone: poscia di nove Cubiti tratta la giogal gombìna, Al capo accomodar del liscio temo Acconciamente il giogo (V. Monti). 2. Tratto di terra sopraelevato tra due solchi del campo o dell’orto (sinon. di porca o prosa): riducendo la lor terra in due gombine ..., affinché le assai pioggie del verno possino scorrer fuori (G. Soderini); ogni anno a primavera si rimetteva sempre da capo a vangare, a squadrare le gombine a regola d’arte, a concimarle (G. Berto).