gobba
gòbba s. f. [lat. *gŭbba, variante di gibba «gobba»]. – 1. Nel linguaggio com., tipo di deformazione del torace, che interessa la parte posteriore oppure quella anteriore (nel linguaggio medico, rispettivam. cifosi a piccolo raggio o gibbo, e torace o petto carenato): avere la g.; fig., pop., spianare la g. a qualcuno, bastonarlo di santa ragione. 2. Nel cammello e nel dromedario, la parte più saliente della groppa, costituita di tessuto connettivo con ricche riserve adipose che vengono utilizzate nei periodi di digiuno. 3. Per estens. a. Prominenza su talune ossa o sim.: la g. del naso. b. Rigonfiamento, curvatura di una superficie: le g. del terreno; in quel punto la parete fa una g.; la giacca ti fa una g. qui sulla spalla. c. In geografia fisica, rilievo assai vasto del fondo sottomarino. d. La parte convessa del disco lunare visibile nel primo e nell’ultimo quarto, soprattutto nel prov. g. a levante luna calante, g. a ponente luna crescente. ◆ Dim. gobbina, gobbétta; accr. gobbóne m.; pegg. gob-bàccia.