giudice /'dʒuditʃe/ (lett. o ant. iudice /'juditʃe/) s. m. [lat. iudex -dicis, propr. "colui che dice il diritto"]. - 1. (anche f.) [chi ha l'ufficio, l'autorità, la competenza di emettere giudizi in merito a questioni particolari: essere g. di un concorso; fare da g. in una controversia] ≈ arbitro, (non com.) giudicatore, [membro di giuria] giurato. ● Espressioni: essere buon giudice [avere buone competenze in un settore: in fatto di vini è buon g.] ≈ intendersi (di); giudice di gara → □. 2. (anche f.) (prof., giur.) [pubblico ufficiale che, in un processo, è investito dell'autorità di giudicare: g. civile, penale] ≈ (lett., non com.) giusdicente. ⇑ magistrato. ● Espressioni: giudice popolare → □. □ giudice di gara [chi è preposto al controllo della regolarità di una competizione sportiva] ≈ arbitro, direttore di gara. □ giudice popolare [cittadino chiamato per sorteggio a giudicare reati di competenza della Corte d'assise] ≈ giurato.