gioviale
agg. [dal lat. tardo iovialis, der. di Iovis «Giove», il cui tema nel lat. class. ricorre solo nei casi obliqui di Iuppĭter; il sign. 2 è dovuto alla credenza antica che l’influsso del pianeta Giove rendesse allegri e felici]. – 1. letter. a. non com. Del dio Giove, somma divinità romana: gli antichi sacerdoti gioviali. b. Del pianeta Giove, il maggiore del sistema solare (quinto in ordine di distanza dal Sole): Io vidi in quella giovïal facella (Dante); per qual cagione chiamate voi Lune i quattro pianeti Gioviali? (Galilei); il mondo, la sfera g., Giove con i suoi satelliti. 2. Più com., con riferimento a persona, abitualmente allegro, lieto, sereno, disposto a cogliere il lato più piacevole delle cose e a diffondere esternamente l’interna allegria: un uomo g.; carattere, indole, temperamento, umore g.; per estens., riferito alle manifestazioni esteriori: aspetto, faccia g.; modi gioviali. ◆ Accr. giovialóne come s. m. (f. -a), persona di una giovialità espansiva. ◆ Avv. giovialménte, con giovialità: trascorrere giovialmente una serata; conversare giovialmente con gli amici.