giorno /'dʒorno/ s. m. [lat. tardo diurnum (tempus), dall'agg. diurnus "giornaliero", der. di dies "giorno"]. - 1. a. [spazio di 24 ore compreso tra una mezzanotte e l'altra: mese di ventotto g.; l'ultimo g. del mese; g. festivo; g. feriale] ≈ (lett.) dì. ● Espressioni: fig., lett., essere a giorno (di qualcosa) [essere bene informato] ≈ conoscere (ø), essere al corrente, sapere (ø). ↔ essere all'oscuro, ignorare (ø); fatti del giorno [fatti odierni o recentissimi] ≈ attualità, cronaca, notizie; giorno del Signore [giorno settimanale festivo secondo la religione cristiana] ≈ domenica; fig., mettersi (o stare o tenersi) a giorno [procurarsi le informazioni e le notizie più aggiornate] ≈ aggiornarsi, informarsi, mettersi (o tenersi) al corrente; ogni giorno (o tutti i giorni) ≈ quotidianamente, regolarmente, sempre. ↓ frequentemente, sovente, spesso. ↔ mai. ↓ di rado, raramente; fig., un giorno o l'altro [in un giorno indeterminato: un g. o l'altro te ne accorgerai] ≈ presto o tardi, prima o poi. ▲ Locuz. prep.: a giorni 1. [fra pochi giorni: a g. sarà da voi il nostro rappresentante] ≈ a breve, in questi giorni, presto, prossimamente, tra poco; 2. [in alcuni giorni sì in altri no: a g. mi sento meglio] ≈ a volte, di quando in quando, saltuariamente. ↔ costantemente, sempre, tutti i giorni; al giorno (o il giorno) [in ciascun giorno, per ogni giornata: la stanza costa 50 euro al g.] ≈ (non com.) al dì; fig., da un giorno all'altro [in maniera improvvisa e repentina: restare senza lavoro da un g. all'altro] ≈ all'improvviso, di punto in bianco, improvvisamente. ↔ gradualmente; del giorno 1. [del giorno presente: il santo del g.] ≈ di oggi, odierno. 2. (estens.) [dell'epoca che corre: moda del g.] ≈ attuale, contemporaneo, corrente, del momento, moderno. ↔ antico, antiquato, desueto; di giorno in giorno [in ciascun giorno per quel giorno stesso: il programma viene stabilito di g. in g.] ≈ giornalmente, giorno per giorno, quotidianamente; di tutti i giorni [che si fa tutti i giorni: lavoro di tutti i g.] ≈ abituale, consueto, ordinario, solito. ↔ eccezionale, inconsueto, insolito, straordinario; giorno per giorno [in ciascun giorno per quel giorno stesso: il programma viene stabilito g. per g.] ≈ di giorno in giorno, giornalmente, quotidianamente; in questi giorni (o uno di questi giorni) [nel prossimo futuro: la mostra sarà inaugurata in questi g.] ≈ a breve, a giorni, prossimamente, quanto prima. b. [periodo di 24 ore, con inizio variabile o indeterminato: insetti che vivono un solo g.; rimandare da un g. all'altro] ≈ (lett.) dì, giornata. ● Espressioni: fig., giorno del giudizio → □. c. [senza un preciso riferimento alla durata del giorno, lo stato del cielo, dell'atmosfera, della temperatura: un g. di sole, di pioggia] ≈ (lett.) dì, giornata. 2. a. [intervallo di tempo fra il sorgere e il tramontare del sole: d'estate il g. è più lungo della notte] ≈ (lett.) dì, giornata. ↔ nottata, notte. ● Espressioni: buon giorno [formula di saluto che si usa in mattinata] ≈ buondì, (pop.) buona giornata; fig., giorno e notte → □. b. [luce che il sole spande quand'è sopra l'orizzonte: avanti g., le strade erano di nuovo sparse di crocchi (A. Manzoni)] ● Espressioni: fig., chiaro come (o più chiaro che) la luce del giorno ≈ evidente, lampante, manifesto, palese. ↔ ambiguo, dubbio, misterioso, oscuro; farsi giorno → □; fig., non com., mettere a giorno → □; sul far (o sul nascere) del giorno ≈ all'alba, di buon mattino. ↔ al tramonto, di sera; fig., vedere la (o uscire alla) luce del giorno ≈ nascere, venire al mondo. ↔ morire; fig., venire a giorno [salire in superficie, divenire manifesto: alcuni reperti archeologici sono venuti a g.] ≈ affiorare, emergere, venire a galla (o alla luce). ↔ celarsi, scomparire, svanire; zona giorno → □. ▲ Locuz. prep.: fig., a giorno 1. [di rifinitura della biancheria, che si esegue con il punto a giorno, facendo passare l'ago da destra a sinistra sotto parecchi fili isolati in modo da produrre dei vuoti regolari: orlo a g.] ≈ traforato. 2. [di strutture edilizie, senza rivestimento: scala a g.] ≈ a vista, nudo, scoperto. ↔ coperto, ricoperto, rivestito. c. (poet.) [astro diurno e sua luce: sorge il g.; Ma vedi già come dichina il g. (Dante)] ≈ sole. 3. (estens.) a. [tempo breve: un successo d'un g.; felicità che è durata un solo g.] ≈ attimo, istante, lampo. ↔ eternità. b. [spec. al plur., arco di tempo in relazione agli avvenimenti che lo occupano: furono g. terribili] ≈ circostanze, frangenti, momenti, periodo. ▲ Locuz. prep.: ai giorni nostri [nei tempi presenti] ≈ al giorno d'oggi, attualmente, oggigiorno; al giorno d'oggi [nei tempi presenti] ≈ ai giorni nostri, attualmente, (fam.) oggi come oggi, (non com.) oggidì, oggigiorno. c. [al plur., durata dell'esistenza umana: ha dedicato i suoi g. allo studio] ≈ vita. ● Espressioni: avere i giorni contati [essere prossimo a morire] ≈ ↑ avere un piede nella fossa; chiudere (o finire) i propri giorni ≈ decedere, morire. ↔ nascere. □ farsi giorno [diventare giorno, con riferim. al levarsi del sole: ormai si fa g.] ≈ albeggiare. ↔ annottare, farsi sera. □ giorno del giudizio [giorno in cui avverrà il giudizio universale] ≈ dies irae, giorno dell'ira, gran giorno. ‖ apocalisse, fine del mondo. □ giorno e notte [senza interruzione: prega g. e notte] ≈ continuamente, di continuo, incessantemente, ininterrottamente, senza posa (o sosta o tregua), ventiquattro ore su ventiquattro. ↓ sovente, spesso. ↔ a intervalli, di quando in quando, discontinuamente, occasionalmente, talvolta. ↑ mai. □ mettere a giorno 1. [far affiorare, rendere manifesto: mettere a g. le rovine di un'antica città; mettere a g. le prove della colpevolezza di un reo] ≈ disseppellire, mettere in luce, portare alla luce, scoprire. ↔ celare, coprire, insabbiare, occultare, seppellire. 2. [rendere edotto di qualcosa] ≈ affiorare, informare, mettere al corrente (o a parte). ↔ tenere all'oscuro. □ zona giorno [parte dell'appartamento comprendente i locali destinati alle attività che si svolgono durante il giorno] ↔ zona notte.