ghirlanda
(pop. grillanda) s. f. [etimo incerto]. – 1. Corona di foglie, di fiori, di erbe intrecciate, da portare in capo come ornamento, spec. in passato, oppure usata, se di dimensioni più grandi, come addobbo festoso di ambienti o come segno di onore e di affetto verso i defunti: tessere, intrecciare una gh.; una gh. di fiori, di rose, d’alloro; per estens., non com., anche di altra materia: le tien sospesa Sopra l’umide trecce una ghirlanda D’oro e di gemme orientali accesa (Poliziano); ant., morire con la gh., riferito a donna, morire vergine (dall’uso di coronare di fiori il capo delle fanciulle o delle donne nubili). 2. fig., letter. Insieme di persone o di cose disposte a cerchio: era circondato da una gh. di amici; la città è cinta da una gh. di colli; La dolorosa selva l’è ghirlanda Intorno (Dante); più com. la locuz. fare ghirlanda, circondare, disporsi in giro. 3. Nella costruzione navale, ciascuno di quegli elementi strutturali orizzontali che alle estremità dello scafo collegano le strutture longitudinali (correnti) di dritta con quelle di sinistra; anche, la fasciatura che si fa alla cicala dell’ancora quando l’ormeggio è di canapa, perché quest’ultimo non si consumi sfregando contro il ferro. ◆ Dim. ghirlandétta, meno com. ghirlandina; vezz. o spreg. ghirlandùccia.