ghiotto
ghiótto agg. [lat. tardo glŭttus, affine a gluttire «inghiottire»]. – 1. a. Avido di cibi gustosi, di bevande piacevoli: un ragazzo gh.; specificando: essere gh. di dolci, di cioccolatini, di funghi; riferito anche ad animali: i cavalli sono gh. di zollette di zucchero. b. fig. Bramoso, desideroso: essere gh. di pettegolezzi, di novità, di letture amene, di film gialli; Vinse paura la mia buona voglia Che di loro abbracciar mi facea gh. (Dante). 2. a. Di cibo, che solletica la gola, prelibato, appetitoso: gh. vivande; un boccone ghiotto. b. fig. Che desta vivo interesse, che suscita curiosità: libro, lettura, notizia ghiotta. ◆ Dim. ghiottarèllo (o ghiotterèllo); pegg., raro, ghiottàccio. ◆ Avv. ghiottaménte, con ghiottoneria, con avidità (in senso proprio e fig.): mangiare ghiottamente; pregustare ghiottamente; una notizia ghiottamente attesa; in senso attivo, sollecitando la gola: vivanda che stuzzica ghiottamente l’appetito.