gendarme
s. m. [dal fr. gendarme, dalla locuz. gens d’armes «gente d’armi»]. – 1. a. In origine, cavaliere di armatura pesante che faceva parte delle compagnie d’ordinanza istituite in Francia da Carlo VII nel 1445; successivamente, in alcuni stati italiani, e attualmente in alcuni paesi esteri, milite della gendarmeria con speciali compiti di tutela dell’ordine pubblico, analoghi a quelli dei carabinieri: g. francesi, spagnoli. b. Con funzione appositiva, nella locuz. polemica stato gendarme, lo stato secondo la concezione liberale pura, la cui attività dovrebbe limitarsi alla difesa del Paese, al mantenimento dell’ordine pubblico e all’assicurazione del rispetto delle leggi, senza preoccupazioni di carattere sociale. c. In similitudini, essere, parere, sembrare un g., con riferimento a persona (anche donna) di aspetto o comportamento burbero, severo. In senso pegg., è un g., fa il g., di persona che adotta modi troppo rigidi e vessatorî, quasi polizieschi, soprattutto nei riguardi dei proprî dipendenti. 2. fig. In alpinismo, torrione roccioso, che sporge isolato su una cresta o su un costone.