geminato
agg. [part. pass. di geminare]. – 1. Raddoppiato, doppio: Là dove sta con g. testa L’uccel di Giove (L. Alamanni), l’aquila; quanto inonda Il sette volte g. Nilo (Caro). 2. In fonologia, consonante g., lo stesso che consonante doppia o lunga, in contrapp. alla consonante semplice (o scempia) o breve, da cui si distingue per la maggior durata e la maggiore intensità: es. nn di penna rispetto a n di pena. Più propriamente il nome dovrebbe essere riservato alle consonanti pronunciate come distinte (es. nn ted. di annehmen), e applicato alle consonanti semplicemente allungate soltanto con riferimento alla loro scrittura (es. nn ital., che nella scrittura è n + n, ma nella pronuncia è un’unica n lunga). 3. In botanica, sinon. di appaiato, detto di due fiori, foglie, ecc. che nascono molto vicini. 4. In mineralogia (anche s. m.), cristallo risultante dal concrescimento di due (bigeminato), tre (trigeminato), o più cristalli (poligeminato) della stessa specie, secondo particolari leggi (dette di geminazione) caratteristiche della specie minerale stessa (per es., legge dell’albite, legge dello spinello, ecc.). G. polisintetico, associazione di tre o più individui secondo la stessa legge, per modo che cristalli alterni vengono a trovarsi in posizione di parallelismo; g. ciclico, associazione di più cristalli geminati secondo piani paralleli alle diverse facce di una stessa forma semplice. Talora il geminato prende il nome dell’oggetto di cui ricorda l’immagine: g. a ginocchio, g. a ferro di lancia, ecc.