galassia
galàssia s. f. [dal lat. tardo galaxias, gr. γαλαξίας, der. di γάλα -ακτος «latte»]. – 1. In astronomia: a. Con iniziale maiuscola, il sistema di stelle (circa 100 miliardi) e materia interstellare a cui appartiene il Sole, detto anche Via Lattea, costituito da un nucleo centrale sferico in cui si ha il massimo di concentrazione di materia, da una circostante formazione lenticolare molto appiattita (circa 100.000 anni-luce di diametro massimo e 15.000 di spessore massimo) in cui la materia è distribuita in bracci a forma di spirale con densità decrescente verso l’esterno, e da un vasto alone sferico formato prevalentemente da ammassi globulari di stelle; il Sole si trova vicino al piano di simmetria della struttura lenticolare, a circa 30.000 anni-luce dal suo centro. b. Con iniziale minuscola, ciascuno dei sistemi di stelle analoghi alla Via Lattea (che è quindi la Galassia per antonomasia) che popolano l’Universo, anche detti g. esterne o nebulose extragalattiche (per distinguerli dal nostro sistema), il cui diametro varia da 1500 a 300.000 anni-luce; le galassie sono dotate di un moto di rotazione intorno a un asse passante per il nucleo, partecipano a un generale movimento di recessione che le allontana l’una dall’altra e, a seconda della forma (quale appare dalla Terra), si classificano in g. ellittiche, g. lenticolari, g. a spirale e g. irregolari. Ammassi di galassie, regioni dello spazio in cui la densità di galassie risulta superiore alla densità delle regioni circostanti, e che possono contenere da qualche decina (in tal caso si dicono anche gruppi di galassie) a molte migliaia di galassie, con diametri che variano da uno ad alcune decine di milioni di anni-luce. 2. Per estens., insieme di molte persone o cose con caratteristiche simili, comuni: la g. dei professori universitarî, dei piccoli partiti, delle televisioni private; anche, meno com., insieme di persone famose: al festival c’era tutta la g. dello spettacolo. In partic., g. Gutemberg, l’era della stampa, con riferimento al titolo di un famoso saggio di M. H. McLuhan (1962), in contrapposizione alla civiltà delle immagini. TAV.