furioso
furióso agg. [dal lat. furiosus, der. di furia «furore, furia»]. – 1. a. Di persona che, per grande collera, per impazienza o per temperamento facilmente eccitabile, è presa da furore e manifesta tale stato d’animo con parole e atti violenti: essere, diventare furioso. Anche di chi è solito andare in furia o dà spesso segni di furore, per insofferenza d’animo o per alienazione mentale: un uomo f.; pazzo f. (in questo sign., è stato anche usato come sost., al plur.: reparto furiosi); un disperato che tiene corrispondenza co’ disperati più f. (Manzoni). Orlando F., titolo (equivalente a «la pazzia di Orlando») dell’opera maggiore di L. Ariosto; nell’uso spesso citato ellitticamente: il Furioso. b. Analogam., di animali che danno segni di furore e violenza: un cavallo f., un toro f.; in araldica, attributo del toro rampante. 2. estens. a. Di atti che manifestano furia, furore: gesti, movimenti f.; un f. discorso; una corsa furiosa. b. Di passione o sentimento, eccessivo, veemente, che mette l’animo in uno stato di furore o di grande eccitazione: amore f.; smania f.; f. gelosia; f. disperazione. c. In senso più generico, di ciò che si manifesta o avviene o è compiuto con violenza, impeto, accanimento: un vento f., una f. tempesta; assalto, combattimento furioso. 3. non com. Che non tollera indugi, impaziente, impetuoso (in relazione a furia nel sign. di fretta, precipitazione): uomo f., donna f., temperamento furioso. ◆ Avv. furiosaménte, con furore, con violenza: agitarsi, gridare, colpire, combattere furiosamente; il vento scuoteva furiosamente gli alberi.