furbocrazia
s. f. (iron.) L’uso della furbizia, anche fraudolenta, come strumento di potere o per acquisire potere. ◆ Nella furbocrazia italiana, i trafficanti di favori e privilegi sono decine di milioni. Ne parlavo a Mantova con Gian Antonio Stella: è vero che esiste una «casta» sfacciata e ingorda; ma se aggiungiamo le diramazioni, le derivazioni, le dipendenze, le parentele, le conoscenze e le riconoscenze, credo che metà della popolazione debba farsi un esame di coscienza. (Beppe Severgnini, Corriere della sera, 13 settembre 2007, p. 40, Italians) • [tit.] L’assessore Vana: Meno furbocrazia nelle imprese e più formazione. (Repubblica, 14 luglio 2009, Torino, p. 1).
Composto dall’agg. e s. m. furbo con l’aggiunta del confisso -crazia.