fuoriuscito
(o fuoruscito; letter. foruscito) s. m. (f. -a) [part. pass. di fuoriuscire]. – Chi, per ragioni politiche, ha lasciato il proprio paese riparando all’estero (v. fuoriuscitismo): i f. del Risorgimento; i f. italiani sotto il fascismo; non com. in funzione di agg.: gli czechi mantengono un viso di gente fuoruscita (A. Baldini). Anche, soprattutto in riferimenti al passato, chi ha lasciato il proprio paese per sfuggire alla giustizia o perché bandito: ricettatore di forusciti, foruscito un tempo anche lui (Manzoni, dell’innominato).