funerale
agg. e s. m. [dal lat. tardo funeralis, agg. di funus -nĕris «rito funebre, funerale»]. – 1. agg., letter. Che riguarda un defunto e le sue esequie; funebre: con funeral pompa di cera e di canti (Boccaccio); orazione f. (Vasari); si celebrò l’ufficio f. (D. Bartoli); giacea nel funeral suo giorno Dai più diletti amici abbandonato (Leopardi). 2. s. m. a. Complesso di riti e cerimonie che si fanno per l’accompagnamento di un defunto alla sepoltura o in commemorazione della sua morte: f. modesto, semplice, solenne; fare il f.; andare, assistere, intervenire a un f.; a seconda delle possibilità economiche, si distingueva un tempo tra f. di prima, di seconda, di terza classe; spesso al plur., indicando per lo più maggiore solennità: i f. dell’illustre estinto. b. In similitudini e in usi fig., di ambiente, riunione, cerimonia senza brio, gelida: il ricevimento pareva un f., è stato un f.; la festa è riuscita un vero funerale. Anche con riferimento a persona triste, accigliata, musona: si presentò con una faccia da f., o che pareva un f.; è un f. quell’uomo (o quella donna), non ha mai un sorriso. ◆ Accr. funeralóne, funerale celebrato con grande pompa e con numeroso accompagnamento.