fruttifero
fruttìfero agg. [dal lat. fructĭfer -ĕri, comp. di fructus «frutto» e -fer «-fero»]. – 1. a. Che dà frutto, che produce frutti: albero f. (talora anche sostantivato: un f., i f.), pianta fruttifera. In araldica, attributo dell’albero con frutti di smalto diverso dalle foglie. b. Con accezioni specifiche, in botanica: calice f., il calice che persiste fino alla maturità del frutto e spesso l’avvolge in parte accrescendosi (per es., nell’alchechengi, nel giusquiamo); corpo f., dei funghi, organo miceliare, con morfologia e organizzazione variabili, che porta elementi riproduttori (è detto anche ricettacolo); squama f., nello strobilo delle conifere, sinon. (meno proprio) di squama seminifera (v. seminifero, n. 1). 2. In rapporto con altri sign. di frutto: a. Fecondo, fertile: zona f.; terreno poco f.; venuto da la f. Ispagna (Sannazzaro); In un piano f. e abbondante (Ariosto); riferito anche alla fecondità della specie umana: tolsi due mariti, cioè, a due etadi fruttifera sono stata (Dante). In senso fig.: opere f. di bene; gli anni della f. incarnazione del Figliuolo di Dio (Boccaccio). b. Che dà una rendita, che produce interessi: capitale f.; buono f., titolo (per lo più nominativo) che documenta il versamento di denaro fatto dal depositante a una banca o a un ufficio postale, e il suo diritto a ricevere in restituzione, a una data scadenza, la somma depositata aumentata degli interessi.