frullino
s. m. [der. di frullare]. – 1. Arnese di cucina, manovrato a mano, per frullare uova, cioccolata, ecc.; nella forma più semplice è costituito di una rotella di legno dentata o scannellata, con lungo manico, al quale il movimento rotatorio viene impresso con le palme (altri invece sono fatti di due o più cerchi metallici intersecantisi): montare la panna col f.; in similitudini: essere, parere un f., di persona, spec. bambino, che non sta mai ferma; girare come un f., di chi è sempre in giro. 2. In etnologia, sistema a f. (o a rotazione), uno dei procedimenti per l’accensione del fuoco per confricazione, consistente nel frullare rapidamente (a mano libera, o con l’aiuto di un arco) una bacchetta di legno entro il foro praticato in un’altra bacchetta o assicella. 3. Apparecchiatura ancora in uso per sfruttare la parte utile delle sanse: è costituita da un frantoio per la rimacina, da una vasca con agitatore a rastrello nella quale le sanse rimacinate vengono mescolate con acqua, e da una serie di altre vasche affiancate nelle quali tracima successivamente la loro parte più leggera, da cui, per pressione e con solventi, si estrae un olio noto appunto come olio al frullino. 4. Denominazione corrente della molatrice o smerigliatrice elettrica portatile usata per lavori di finitura o di taglio (il nome commerciale è smerigliatrice angolare). 5. a. Piccolo uccello della famiglia scolopacidi (Lymnocryptes minimus), con coda cuneata, tinte metalliche a riflessi verde e porporino: è un uccello palustre che si nutre di insetti e vermi; ha carni saporite; in Italia è di passo e invernale, comune, non nidificante. b. Altro nome usato nell’Italia centr. per l’uccello gambecchio frullino.