frugare
v. intr. e tr. [lat. *furicare, der. di fur furis «ladro»] (io frugo, tu frughi, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Cercare minuziosamente, con le mani o anche servendosi di un arnese, in ripostigli o in mezzo ad altri oggetti: f. nei cassetti, in una valigia, tra le cianfrusaglie, negli angoli, tra le immondizie; si frugò in tutte le tasche, ma non vi trovò che pochi spiccioli; fruga fruga, alla fine il documento venne fuori. 2. tr. Rovistare minuziosamente ogni luogo, in ogni parte: agli altri furfanti che frugavan la casa, dall’alto al basso, il terribile tocco fece la stessa impressione (Manzoni); f. una persona, cercarle indosso, nelle tasche, entro le cuciture, ecc., per scoprire roba eventualmente nascosta (soprattutto in caso di perquisizione). 3. tr., ant. Stimolare: Così frugar conviensi i pigri (Dante); o anche pungere, tormentare: La rigida giustizia che mi fruga (Dante).