frontespizio
frontespìzio (o frontispìzio) s. m. [dal lat. tardo frontispicium, comp. di frons frontis «fronte» e tema di specĕre «guardare»]. – 1. Sinon. antiquato di frontone o timpano di un edificio, usato però prevalentemente per indicare i motivi frontonali di ornamento di porte, finestre e sim.: la fiamma s’avventò all’aquile di legname antico che reggevano il frontespizio (B. Davanzati); fece nella volta ed in alcuni frontespizi di fuori alcune storie a fresco (Vasari). 2. La prima pagina di un libro (che in libri antichi e in moderne edizioni di lusso è spesso riccamente ornata di fregi e incisioni), sulla quale sono indicati il nome dell’autore, il titolo, il luogo e la data di stampa, il nome dell’editore; al centro porta talvolta la marca tipografica. 3. fig., scherz. Fronte, faccia, aspetto esteriore di una persona: si vede dal f. che non è una persona onesta. TAV.