frigorifero
frigorìfero agg. e s. m. [comp. del lat. frigus -gŏris «freddo» e -fero]. – 1. agg. Che porta o che genera freddo; che riguarda la produzione del freddo artificiale: impianto, apparecchio f.; armadio f. (v. armadio, n. 3); gruppo f., dispositivo schematicamente costituito da un evaporatore che sottrae calore all’ambiente da refrigerare (per es., un normale frigorifero domestico), mediante evaporazione di un fluido (freon, miscele di ammoniaca, idroclorofluorocarburi, ecc.) che viene fatto poi passare in un condensatore per cedere il calore acquistato ad altro ambiente; cella f., equivalente dell’ingl. freezer; catena f., l’insieme degli impianti di congelamento e delle camere fredde dei mezzi di trasporto (carri ferroviarî f., furgoni isotermici, ecc.) che permettono di mantenere a bassa temperatura i prodotti alimentari conservati, dal congelamento fino alla consegna al consumatore; magazzino f., magazzino, consistente di camere con pareti rivestite da isolanti termici e di un sistema refrigerante, in cui si conservano derrate deperibili, che devono perciò essere mantenute a una temperatura più bassa di quella ambiente; nave f., nave dotata di impianto frigorifero impiegata per il trasporto di carne, frutta, pesce, ecc.; miscele f., formate da due o più sostanze (cloruro di sodio o di potassio e ghiaccio tritato, oppure acido cloridrico e solfato sodico, o, anche, ghiaccio secco in pezzi nell’alcol o nell’acetone) che, mescolandosi, danno luogo a un processo endotermico. 2. s. m. a. Magazzino o impianto frigorifero in genere: f. per uso domestico (o, assol., f.), piccolo armadio (con pareti doppie di lamierino metallico o di plastica con interposto materiale isolante termico) che viene raffreddato da un gruppo frigorifero regolato da un termostato; è generalmente provvisto di cella, o freezer, per il congelamento, oppure di scomparti speciali per la conservazione di alimenti congelati a temperature di −6, −12 o −18 °C, alle quali corrispondono tempi diversi di conservazione degli alimenti (di ampiezza maggiore, e sempre in forma di armadio, sono i frigoriferi destinati a esercizî commerciali, come ristoranti, negozî di generi alimentari, ecc.); grandi f., magazzini frigoriferi, notevoli per dimensioni e potenza di macchine, sistemati nei principali centri di produzione, di smistamento e di consumo delle derrate; f. bar, più comunem. frigobàr (v. la voce). b. Con uso fig., mettere in f. qualcosa, metterlo in serbo, rimandarne l’espletamento, la trattazione, lo sfruttamento, ecc. ad altro tempo. Per analogo traslato, nel linguaggio giornalistico ha il nome di frigorifero lo schedario delle biografie e fotografie di personaggi di attualità (oggi per lo più informatizzato), a cui attingere quando la persona schedata viene alla ribalta della cronaca.TAV.