frattiniano
agg. Relativo a Franco Frattini, ministro della Funzione Pubblica e successivamente degli Affari Esteri. ◆ Il martirologio frattiniano, il corrispettivo aggiornato delle antiche passiones del V secolo, si recupera del resto anche nella lettura dei resoconti stenografici dell’altroieri, specie là dove insieme ai «vivi applausi» e ai «bravo!» dei deputati del centrodestra si segnala che i deputati dei gruppi ds, della Margherita, Misto-comunisti e Misto-Verdi-l’Ulivo gridano: «Buffone!». (Filippo Ceccarelli, Stampa, 28 febbraio 2002, p. 3, Interno) • Ovviamente, gli stretti collaboratori di Frattini lo descrivono contento, per la nomina lungamente attesa ma anche per come è stata accolta dagli alleati e dall’opposizione: né [Piero] Fassino né [Francesco] Rutelli hanno trovato da ridire sulla scelta, «fa piacere vedere che gli riconoscono la competenza» dicono i frattiniani, e certo, Rutelli, congratulandosi, sottolinea che l’annunciata riforma della Farnesina, [Silvio] Berlusconi non l’ha fatta. (Maria Latella, Corriere della sera, 15 novembre 2002, p. 10, Politica).
Derivato dal nome proprio (Franco) Frattini con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Stampa del 19 novembre 1997, p. 4, Interno (Filippo Ceccarelli).