franco1
franco1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Francus, pl. Franci, nome di origine germanica che significava propr. «coraggiosi»] (pl. m. -chi). – 1. agg. Relativo o appartenente ai Franchi, antica popolazione germanica, costituita da diverse tribù, che, originariamente stanziate nella regione del basso Reno, invasero nel 5° sec. la Gallia (odierna Francia) conquistandola: tribù franche; dominazione f.; Ebbra spirò le vivide Aure del Franco lido (Manzoni). Lingua f., lingua germanica parlata dai Franchi nelle loro sedi germaniche e quindi nelle nuove sedi della Gallia occid., estintasi poi, sopraffatta dal francese, con la crisi dell’impero carolingio (sec. 9°). Scrittura f., lo stesso che scrittura carolina (v. carolino); scrittura franco-gallica, altra denominazione della scrittura merovingica (v. merovingico); scrittura franco-sassone, tipo di scrittura adoperato in codici di lusso dell’epoca carolina. 2. estens. a. Francese: il re de’ F. (Ariosto, con allusione a Francesco I); con questo sign., oltre che nell’uso letter., è frequente in parole composte, come francofilo, francofobo, francofono, o in aggettivi giustapposti, come franco-normanno (dialetto franco-normanno, il dialetto francese ancor oggi parlato nelle Isole Normanne), franco-prussiano (la guerra franco-prussiana del 1870-71), franco-russo (l’alleanza franco-russa, o duplice alleanza, conclusa tra il 1891 e il 1892); v. inoltre franco-provenzale e franco-veneto. b. All’epoca delle Crociate, appellativo usato dai Greci, Turchi, Arabi per indicare genericamente tutti i popoli cattolici dell’Occidente europeo, in quanto partecipanti alle Crociate; nelle lingue di tali popolazioni orientali fu quindi sinon. di europeo o di cattolico. Con tale accezione il termine sopravvive nella locuz. lingua f., con sign. diverso da quello definito sopra (v. lingua franca).