frale
(ant. fràile) agg. [lat. fragĭlis, prob. attraverso il fr. ant. fraile], poet. – Fragile: Mentr’io pensava la mia f. vita (Dante); Lungi dal proprio ramo, Povera foglia frale, Dove vai tu? (Leopardi). Sostantivato, il f., il corpo umano, cioè la parte fragile, caduca, dell’uomo: Meco non già, ma col mio fral si sdegna (Redi).