forse
fórse avv. [lat. fŏrsit, comp. di fors «sorte, caso» e sit «sia»]. – 1. a. Senza certezza, senza assoluta sicurezza; indica in genere dubbio, incertezza circa quanto si afferma: è f. lui il colpevole; f. è stato meglio così. In altri casi indica probabilità: f. ci sarò anch’io; il treno è f. già arrivato; in risposte: «Faremo in tempo?» «Forse!»; spesso ripetuto (e in questo caso esprime maggiore probabilità): forse forse te la caverai; f. che sì f. che no, modo di rispondere, spesso scherz., per lasciar campo a sperare pur tenendo nel dubbio (è anche il motto iscritto nel soffitto della sala del Labirinto nel Palazzo ducale di Mantova, assunto da G. D’Annunzio come titolo di un suo romanzo pubblicato nel 1910). b. Con numerali, circa, quasi: saranno f. diecimila euro in tutto; ci sarà f. mezzo miglio. c. Con sign. simile a per caso, nelle domande: avresti f. paura?; credi f. che io sia in condizioni migliori? d. Nelle interrogazioni retoriche, secondo che sia o no accompagnato da non, serve a togliere il dubbio, dando forza all’espressione affermativa o negativa: non è f. lui il padrone?; è f. questo il modo di entrare?; seguito da che: forse che (o forseché) non son qua io per aiutarti? e. Per attenuare un’asserzione: f. non mi crederai ma è così; questa frase f. andrebbe modificata. 2. a. Sostantivato, nelle espressioni essere, stare, rimanere in f., in dubbio, nell’incertezza: sono in f. se accettare o rifiutare; stette il giovane in f. un momento di tornare indietro, per metterlo alle strette (Manzoni); anche senza il verbo: E il core in f. a palpitar si mosse (Leopardi); analogam., mettere in f., mettere in dubbio: metteresti in f. la mia parola?; meno com., lasciare in f.: m’ha lasciato in f. se avrebbe aderito alla mia richiesta; ant., entrare in f., cominciare a dubitare, a temere di qualche cosa: della salute del figliuolo entrata in f. (Boccaccio). Con altro sign., riferito soprattutto alla vita, essere, mettere in f., in pericolo: la sua vita è in f.; ha messo più volte in f. la propria vita; poscia, per cieco Malor condotto della vita in forse, Piansi la bella giovanezza (Leopardi). b. Come locuz. avv., senza f., con certezza: verrò senza forse; e correggendo un giudizio cominciato in forma dubitativa: fu f., anzi senza f., il periodo più felice della sua vita.