foreign fighter
loc. s.le m. e f. Chi va a combattere in un Paese straniero diviso tra parti in conflitto, in nome e per conto di una causa politica, ideologica, religiosa; straniero combattente (v.). ◆ I "veterani" arrivano, si fermano, mostrano le ferite di battaglia, le "stellette" sulla pelle. I "veterani" passano. L'Italia è una terra di mezzo anche in questo. Stime ferme a qualche mese fa indicavano tra i 396 e i 1.937 i foreign fighter europei. Francesi, inglesi, tedeschi e belgi sono i più numerosi. Chi torna — secondo le rotte ricostruite dagli investigatori — passa comunque dall'Italia. (Giuliano Foschini e Fabio Tonacci, Repubblica, 9 settembre 2014, p. 26, R2 Mondo) • Presidi rafforzati ai siti sensibili. Nuove leggi per bloccare i “foreign fighters”, i terroristi di ritorno dai fronti di guerra. Un’offensiva che si combatterà soprattutto sulla rete, su Internet, visto che, a differenza del passato, è il web l’immensa prateria dove l’Isis fa il reclutamento. È il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, a dar voce alle paure, alle ansie, alle attese, agli interrogativi che si pongono tutti gli italiani, dopo Parigi. (Guido Ruotolo, Stampa.it, 8 gennaio 2015, Italia).
Espressione ingl. composta dall'agg. foreign ('straniero') e dal s. fighter ('combattente').