forbito
agg. [part. pass. di forbire]. – 1. Nitido, terso: le treccie bionde, Ch’oro f. e perle Eran quel dì a vederle (Petrarca). 2. fig. Curato, raffinato, elegante: stile, linguaggio f.; un discorso forbito. Di persona, che parla o scrive con accuratezza formale: essere f. nel parlare, nello scrivere; con altro senso, che ha o ostenta modi garbati, compìto, educato: egli non è alcun sì f., al quale io non ardisca di dire ciò che bisogna (Boccaccio). ◆ Avv. forbitaménte, con forbitezza, con accuratezza ed eleganza formale: parlare, scrivere, esprimersi forbitamente.