fonte1
fónte1 s. f. (ant. e poet. masch.) [lat. fōns fōntis]. – 1. a. Vena d’acqua a getto continuo: f. perenne; una limpida f.; attingere acqua alla f.; s’è seccata la f.; la f. non butta più; le f. di un fiume, la sorgente; f. termali, di acque termali (più com. sorgenti); capo di fonte, nel linguaggio giur., luogo dal quale ha origine una sorgente d’acqua. Con uso fig., poet.: queste due f. di pianto (Petrarca), gli occhi. b. Per estens., il luogo stesso dove l’acqua scaturisce: ad una fonte Giunta era, ombrosa e di giocondo sito (Ariosto); o lo specchio d’acqua, il laghetto che si forma in una cavità del terreno, alimentato dalla sorgente: Narciso vide la propria immagine riflessa nella fonte. c. Talora, getto d’acqua artificiale, fontana, anche come opera architettonica. d. poet. Corso d’acqua, fiume, ruscello; anche, acqua in genere. e. F. battesimale (sempre masch.) o sacro f., la vasca contenente l’acqua lustrale per il battesimo: Poi che le sponsalizie fuor compiute Al sacro f. intra lui [s. Domenico] e la fede (Dante); ant., levare dal f. o dal sacro f., dai f., e locuz. sim. (anche ricevere alle f.), tenere a battesimo: Giannotto il levò del sacro f. (Boccaccio). f. letter. Fonte d’Ippocrène, la sorgente dell’ispirazione poetica (dal nome di una fonte sacra alle Muse fatta scaturire dalle rocce dell’Elicona da un calcio del cavallo alato Pegaso): dissetarsi alla f. d’Ippocrène, trovare l’ispirazione poetica, poetare. 2. fig. Principio, origine, ciò da cui qualche cosa emana o proviene direttamente: le f. della vita; le f. del sapere; f. di energia (per il sign. specifico dell’espressione, nella scienza e nella tecnica, v. energia); f. di radiazioni (in partic. di suoni, di luce); f. di verità, Dio; la f. d’ogni grazia (Segneri), Gesù Cristo; or se’ tu quel Virgilio e quella fonte Che spandi di parlar sì largo fiume? (Dante); Dalla f. del duol nasce il conforto (Foscolo); La vecchiezza, ove fosse Incolume il desio, la speme estinta, Secche le f. del piacer (Leopardi). Più in partic., persona (o gruppo di persone) da cui si possono ottenere informazioni o notizie: apprendere, sapere, conoscere da buona f., da f. attendibile, da f. sicura. Locuzioni: andare alla f., ricorrere alla f., attingere una notizia da chi la può dare con certezza, avendone cognizione diretta; prov., chi vuol dell’acqua chiara vada alla f., chi vuol notizie sicure risalga all’origine (ma anche con altri sensi fig.). Con accezioni partic.: a. Nelle discipline storiche sono chiamate fonti le testimonianze scritte, più o meno coeve agli avvenimenti o ai problemi che si studiano, che costituiscono per lo storico la documentazione necessaria alla sua ricostruzione: risalire alle f.; studio, esame, interpretazione delle fonti. b. In statistica si chiamano fonti le raccolte di dati cui si può attingere per conoscere le dimensioni e le variazioni nel tempo e nello spazio di un fenomeno, e le pubblicazioni che le divulgano. c. In diritto, fonti del diritto, quelle da cui scaturisce il diritto oggettivo, distinte in fonti di produzione, costituite dagli organi cui è affidata la funzione legislativa, e fonti di cognizione, i mezzi materiali con cui si manifestano le norme giuridiche (nell’ordinamento italiano: la costituzione e le leggi costituzionali, i regolamenti comunitarî, le leggi e gli usi). Sempre in diritto, fonte delle obbligazioni, il titolo dal quale sorge l’obbligo del debitore e il corrispondente diritto del creditore. 3. Con altro senso fig., ciò da cui una cosa trae alimento: fonte, fonti di ricchezza, di lucro, di guadagno. In partic.: a. In economia, fonte del reddito, qualsiasi ricchezza o attività che fornisca a chi la possiede un reddito monetario effettivo o presunto (con questa accezione, anche nel linguaggio fiscale; e sempre nel linguaggio fiscale, ritenuta alla f., modo di riscossione dell’imposta sul reddito consistente in una ritenuta sui compensi corrisposti, effettuata, a titolo definitivo o di acconto, da parte di chi li corrisponde, con l’obbligo di eseguirne il versamento direttamente all’esattoria). Con riferimento all’economia nazionale, ogni ricchezza investita nella produzione, che concorra cioè a produrre il reddito nazionale. b. Nella critica filologica, fonti, gli antecedenti letterarî di un autore o di una sua opera, cioè l’insieme dei testi e anche delle tradizioni e delle influenze che fanno parte dell’esperienza di un autore, e da cui egli ha tratto materia o ispirazione per la propria opera, attraverso una personale assimilazione, trasformazione ed elaborazione: ricerca, analisi delle f.; le f. dell’Orlando Furioso. 4. Nella marina da diporto, sinon. di pozzetto o poppetta, cioè la parte estrema poppiera, non pontata, dei motoscafi, dove si trovano i sedili per i passeggeri, e, nelle unità più grandi, anche l’accesso al casotto coperto. ◆ Dim. (in senso proprio) fonticina, fonticèlla, non com. fontino m.