fondente
fondènte agg. e s. m. [part. pres. di fondere, come traduz. del fr. fondant]. – 1. agg. a. Che si fonde, che diventa liquido, detto anche talora, impropriam., di sostanza facilmente solubile. Più in partic., della polpa succosa di certi frutti (pere, pesche) quando è molto morbida e dolce, per cui pare che si fonda in bocca. b. In partic., è così chiamato il cioccolato «amaro» in contrapposizione a quello «al latte», rispetto al quale ha un punto di fusione più basso ed è prodotto con una più alta percentuale di cacao; talvolta è aromatizzato con spezie. 2. s. m. a. Per lo più al plur., tipo di confettura fabbricato con soluzione zuccherina concentrata e aromatizzata, sbattuta a grande velocità così da farle incorporare aria durante la cristallizzazione e ottenerne una pasta soffice, facilmente solubile, confezionata in confetti di varia forma (è frequente anche il nome fr. fondant). b. Nome generico delle sostanze (calce, silicati, fluoruri, borati, ecc.) usate in metallurgia e in fonderia per abbassare il punto di fusione delle ganghe formando scorie più fluide e quindi più facilmente separabili dal metallo. c. Nell’industria ceramica, sostanza (silicato alcalino e, soprattutto, ortoclasio) che si mescola all’impasto argilloso per provocarne la vetrificazione e rendere così impermeabile il prodotto.