folliniano
s. m. e agg. Sostenitore di Marco Follini, segretario politico dell’Udc; di Marco Follini. ◆ Gira da qualche tempo, per dire, un prezioso libriccino che s’intitola, molto semplicemente, «La Dc». È il terzo e il più maturo di una serie che il presidente dei deputati Ccd Marco Follini ha dedicato al suo ex partito. […] Eppure, all’ultimo Consiglio nazionale del Ppi, sulla conclusione definitiva dello scudo crociato (e un po’ anche sul volumetto folliniano) hanno battibeccato [Pierluigi] Castagnetti e [Ciriaco] De Mita. (Filippo Ceccarelli, Stampa, 23 maggio 2000, p. 7, Interno) • Se [Marco] Follini tace, i suoi hanno scatenato un fuoco di fila contro l’ala «ministeriale» del partito. Sotto il mirino dei folliniani sono finite le ricostruzioni dell’incontro tra [Silvio] Berlusconi, [Rocco] Buttiglione e [Carlo] Giovanardi, presentato dai giornali come un summit anti-Follini, cosa poi smentita con una nota ufficiale dagli stessi Buttiglione e Giovanardi. (Giornale di Brescia, 25 luglio 2004, p. 2, In primo piano) • è fitta, la «rete» del capo dell’Mpa, e mette insieme baroni del consenso, reduci della Prima Repubblica, esponenti di liste civiche e movimenti autonomisti ai più sconosciuti. L’ultima intesa messa in piedi è quella con i folliniani che non hanno seguito l’ex vicepremier nel suo passaggio al Partito democratico. Sono gli uomini di Italia di Centro, una «costola» di Italia di mezzo che è capeggiata dall’ex ministro Vincenzo Scotti (E. La., Repubblica, 19 febbraio 2008, Palermo, p. II).
Derivato dal nome proprio (Marco) Follini con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.