folksonomy
s. f. inv. Classificazione sociale: tassonomia costruita dagli utenti per marcare e classificare i contenuti dei siti web, con lo scopo di renderne più agevole la ricerca attraverso la rete telematica. ◆ Capovolgere l’origine dei dati implica anche una rivoluzione nell’organizzazione. A fornire una veste concettuale al nuovo contesto è Thomas Vander Wal, architetto dell’informazione, che, mettendo insieme le parole «folks» (gente) e «taxonomy» (tassonomia), conia un fortunato neologismo: folksonomy. Da qui, una filosofia, una metodologia e una tecnologia per riorientare il Web sui progetti, le vite individuali e le diverse esigenze conoscitive degli utenti. In alternativa alla classificazione tradizionale, tassonomica, basata su un «linguaggio controllato» (standard internazionali, thesaurus, ontologie) la folksonomia propone una classificazione sociale, dal basso, che attinge al linguaggio «vivo», (Fabio Di Giammarco, Stampa, 3 gennaio 2007, Tuttoscienze, p. 2).
Dall’ingl. folksonomy, a sua volta composto dai s. folk (‘gente’) e (ta)xonomy (‘tassonomia’).