foggia
fòggia s. f. [der. di foggiare] (pl. -ge). – 1. Maniera con cui una cosa è fatta, forma in cui si presenta: una rena arida e spessa, Non d’altra f. fatta che colei Che fu da’ piè di Caton già soppressa (Dante); diverse f. di sassi marini (Redi); un bicchiere a f. di calice; la strada ... si divideva in due viottole, a f. d’un ipsilon (Manzoni). Spesso riferito all’abbigliamento, all’acconciatura e sim.: f. di vestire, di pettinarsi; un berretto di nuova f.; è sempre vestito in f. strane; anche col sign. di moda: vestire alla f. americana, alla f. moderna. 2. Larga fascia di panno che costituiva parte del cappuccio maschile (cappuccio a foggia) in uso dal sec. 13° al 15°: partiva dal cerchio di panno (mazzocchio) che fasciava la testa, e scendendo per lo più lungo la guancia sinistra, o dietro la nuca, veniva lasciata cadere al massimo fino alle spalle, oppure si rimboccava nel mazzocchio, in modo da farla pendere appena (al contrario del becchetto, che si faceva ricadere in tutta la sua lunghezza oppure si girava attorno al collo): il cappuccio ha tre parti: ... la f. è quella, che pendendo in sulla spalla, difende tutta la guancia sinistra (Varchi). A Firenze, nel sec. 14° era detto foggia l’intero cappuccio (per distinguerlo dal cappuccio a gote): portava una f. altissima, con un becchetto corto da lato, e largo che vi sarebbe entrato mezzo staio di grano (Sacchetti).