focaia
focàia agg. f. [lat. tardo focarius, der. di focus nel sign. di «fuoco, fiamma»]. – 1. Pietra f.: in mineralogia, varietà di calcedonio, compatta, opaca, di colore vario (bruno, rossastro, grigio, nerastro), chiamata anche selce piromaca; in petrografia, è chiamata con lo stesso nome una roccia sedimentaria organogena costituita essenzialmente da pietra focaia, che, in lenti, noduli, straterelli, è frequente in Italia nei calcari mesozoici dell’Appennino centro-merid. e delle Prealpi. Usata, nell’età preistorica, per trarne armi a punta e da taglio, la pietra focaia fu poi, per la sua proprietà di sprigionare scintille con la pressione o lo sfregamento, adoperata a lungo per l’accensione del fuoco, e, dal sec. 16° al 19°, negli acciarini delle armi da fuoco portatili, per produrre le scintille con cui infiammare l’innesco della polvere da sparo. 2. Pietrina f.: cilindretto di lega piroforica usato negli accenditori automatici per accendere lo stoppino o il gas.