flutter
‹flḁ′të› s. ingl. (propr. «vibrazione»; pl. flutters ‹flḁ′të∫›), usato in ital. al masch. – 1. In medicina, forma di aritmia del cuore in cui le contrazioni degli atrî, pur succedendosi con regolarità, sono tuttavia assai frequenti (da 180 a 350 al minuto) e di solito solo una parte di esse si trasmette ai ventricoli, per la presenza di un blocco atrio-ventricolare incompleto. 2. In aerodinamica, sbattimento, vibrazione di una struttura (in partic. ala o impennaggio di un aeroplano) investita da una corrente fluida. 3. In elettroacustica, variazione di velocità in un giradischi o in un registratore, la quale provoca una particolare distorsione (detta anch’essa flutter) che altera il timbro del suono riprodotto.