flirtoso
agg. Che si compiace di amoreggiare. ◆ Chi sia davvero il padre di Bill Clinton è un interrogativo che ha alimentato per anni la chiacchiera di paese a Hope, la piccola cittadina dell’Arkansas dove il Presidente è cresciuto e dove sua madre Virginia aveva la reputazione di essere una giovane «flirtosa», specie dopo che suo marito partì per il fronte in Italia. (A[ndrea] d[i] R[obilant], Stampa, 2 ottobre 1998, p. 14, Estero) • Parliamo alle girl abituate a prendersi tutto, frizzanti, flirtose, eccitanti. Quelle deliziose creature che sono anche ingrassate durante le feste, ma che incuranti del nuovo rotolino e convinte che le tondette sono morbide come la panna, sfoggiano un profumo «rosso» con un fondo euforizzante, che spinge a infrangere le regole codificate e a seguire l’istinto: (Silvio Viterbo, Repubblica, 11 gennaio 2002, Bari, p. XI) • «Veronica [Lario] ha rovesciato questo cardine della cultura mammona», sostiene la [Erica] Jong, «Mettendo Silvio di fronte alle proprie responsabilità. Il suo messaggio è semplice: cresci!». E le scuse di Berlusconi? «Un segno di debolezza», taglia corto, «Rivelano che è lui a dipendere da lei». Il leader di Forza Italia avrebbe dimostrato «la sua insicurezza», con «un comportamento flirtoso e infantile». (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 1° febbraio 2007, p. 11).
Derivato dal s. m. inv. flirt, di origine ingl., con l’aggiunta del suffisso -oso, ricalcando l’agg. ingl. flirtous.
Già attestato nel Corriere della sera del 19 gennaio 1993, p. 32, Spettacoli (Alessandra Farkas).