fischiare
(pop. tosc. fistiare) v. intr. e tr. [lat. tardo fistŭlari, propr. «suonare la fistŭla, cioè la zampogna»] (io fìschio, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Mandare un suono acuto e stridulo: a. Di certi uccelli o altri animali: i merli, le serpi fischiano; per estens., detto anche di abiti o altri oggetti: ha le scarpe che gli fischiano. b. Dell’uomo che imitando gli uccelli emette un suono stridulo, soffiando tra i denti o tra le labbra o nel foro di una chiave femmina o in piccolo strumento apposito (fischio o fischietto) per proprio diletto (f. allegramente); per richiamo nell’uccellagione (f. agli uccelli); per chiamare una persona o un animale (f. a qualcuno; f. al cane); in segno di disapprovazione (anche trans.: v. oltre); per dare comunque un segnale: il vigile (ci) ha fischiato perché eravamo in senso vietato. In partic., riferito all’arbitro che, nelle partite di calcio, pallanuoto, rugby, ecc., dà il segnale col fischietto per rilevare un fallo, arrestando il gioco, e per ordinare l’esecuzione della relativa punizione, o anche semplicem. per sanzionare l’inizio e il termine di una partita o di un singolo tempo; per lo più con uso trans.: f. una punizione, il riposo, la fine dell’incontro. c. Di chi pronuncia male la s per difetti varî. d. Del vento, o di corpi che sibilano rompendo l’aria rapidamente: fischia il vento tra i cipressi; fischiavano i proiettili sulle loro teste; La spada che fischiando cala d’alto (Ariosto); Artemide ... fea terror di cervi Lungi fischiar d’arco cidonio i nervi (Foscolo). e. Di macchine e dispositivi o strumenti varî: il treno entrò in stazione fischiando; fischiavano le sirene. f. Di un ronzio che si senta negli orecchi: sentendosi f. ancora agli orecchi quell’esordio di profezia (Manzoni); mi fischiano gli orecchi (fig., scherz., mi pare che si parli, o si sparli, di me). 2. tr. a. Ripetere o eseguire fischiando un motivo musicale: f. un’aria, un ritornello, una canzone. b. Disapprovare con fischi: f. una commedia, un attore, un uomo politico; farsi f., esporsi ai fischi, alla disapprovazione, alla derisione. ◆ Part. pres. fischiante, anche come agg. e s. m., con accezioni partic. (v. la voce).