fioco
fiòco agg. [dallo stesso etimo di fiacco1, incrociato con rauco, roco] (pl. m. -chi). – 1. Di voce, debole, tenue, per impedimento fisico o anche per fenomeno psichico: parlava con voce f.; un f. lamento; non com., riferito alla persona stessa: sono f. oggi, non mi far parlare troppo. In senso fig.: Oh quanto è corto il dire e come fioco Al mio concetto! (Dante), inadeguato. Per estens., di strumento: una tromba f.; E suon rendesti alla romana lira Che per lungo silenzio parea fioca (Giusti, con reminiscenza del verso di Dante in Inf. I, 63). 2. Di luce, o di una sorgente di luce, debole, pallido, scarso: un f. chiarore, un f. lumicino; Com’i’ discerno per lo f. lume (Dante). ◆ Dim. fiochétto, fiochino. ◆ Avv. fiocaménte, con voce o luce debole, tenue: il malato parlava, tossiva fiocamente; un lanternino illuminava fiocamente l’ingresso.