finzionale
agg. Che propone tecniche e personaggi romanzeschi. ◆ Enzo Siciliano resta oggi uno dei massimi sostenitori in Italia di una narrativa rigorosamente finzionale, (Alberto Asor Rosa, Repubblica, 13 settembre 2002, p. 45, Cultura) • Non ha più senso rimarcare il territorio finzionale del romanzo quando nella vita quotidiana l’immaginario non è più perimetrato dal reale (o viceversa). L’esibizione della letterarietà della letteratura non è più una trincea critica difendibile. L’estetizzazione della vita quotidiana la ha aggirata. (Antonio Scurati, Stampa, 16 settembre 2006, Tuttolibri, p. 3) • le inchieste di Vallettopoli superano alla grande quelle «finzionali» di «Csi. New York». (Aldo Grasso, Corriere della sera, 24 marzo 2007, p. 55, Dal satellite).
Derivato dal s. f. finzione con l’aggiunta del suffisso -(i)ale.
Già attestato nella Repubblica del 18 marzo 1993, p. 38, Spettacoli (Michelangelo Zurletti).
V. anche fictionale.