finto-etnico
(finto etnico), s. m. e agg. Genere musicale che imita ritmi e armonie della musica etnica; che simula mode e caratteri di popoli esotici. ◆ Tavolini all’ombra e panchine al sole, c’è pure un mercatino finto-etnico che resisterà tutta l’estate (Giornale, 13 agosto 2003, p. 6, Interni) • È difficile amare questa città, confrontandola con altre (non meno trafficate, laboriose, caotiche e problematiche) che -- come Parigi, ad esempio -- in questo periodo buttano fuori colori, brulicano di gente nei mille piccoli quartieri che vivono di vita propria (dove un vecchio bar rimane un vecchio bar e non viene obbligatoriamente ristrutturato con una patina finto oro o finto etnico). Milano è lo specchio di questi tempi, di una «facciata senza contenuti» che si sta sgretolando. (Antonella Delpo, Corriere della sera, 12 febbraio 2004, p. 53, Cronaca di Milano) • Per trent’anni la compagnia è stata guidata da [Jiri] Kylian, che oggi preferisce lavorare come free lance, e l’anniversario è sottolineato con l’uscita di un cofanetto di quattro Dvd che raccoglie momenti forti della collaborazione fra Kylian e il Ndt [Nederlands Dans Theater]. […] «Stamping Ground» è un omaggio alla civiltà degli aborigeni australiani e alla loro cultura che attribuisce a ogni clan o famiglia una serie precisa di gesti. Una grande prova di finto etnico su musiche di sole percussioni. (Sergio Trombetta, Stampa, 11 novembre 2006, Tuttolibri, p. 8).
Composto dagli agg. finto e etnico.