filoterrorista
(filo-terrorista), s. m. e f. e agg. Chi o che sostiene i terroristi. ◆ Malgrado la sforzo generoso di Michele Serra che su «Repubblica» si rammarica perché «il nostro premio Nobel passa per filo-terrorista sulla base di una sua dichiarazione pubblicata sbadatamente a rovescio da un giornale, e commentata a rovescio, di conseguenza, da tutti i commentatori che commentano i commenti dei giornali». Ma stavolta è Serra che commenta malamente sui commenti che commentano ciò che sarebbe stato commentato a rovescio. (Pierluigi Battista, Stampa, 1° ottobre 2001, p. 30, Appunti) • Ecco: smascheriamolo, andiamo a vedere il pericoloso filoterrorista nemico della sicurezza mondiale che si cela sotto le sembianze di Rosy Bindi. Il che, nel codice di un certo giornalismo, significa di solito via libera all’insulto, alla menzogna, alla calunnia preventiva: smascheriamolo «prima». (Gino Strada, Corriere della sera, 7 febbraio 2003, p. 1, Prima pagina) • Ero persuaso che bisognasse impedire che il retaggio dell’estremismo politicante e filoterrorista si saldasse con la nuova leva militante, nel vittimismo e nel lutto. Che fosse essenziale, prima del diluvio, dare un segno di svolta e disarmare la retorica del complotto e del martirio con un’amnistia per tutti, sinistra e destra. Sentendo di essere alla vigilia del diluvio, fare come se si fosse all’indomani del diluvio. Liquidare una partita, perché la prossima non si caricasse del debito antico. (Adriano Sofri, Repubblica, 19 gennaio 2007, p. 1, Prima pagina).
Composto dal confisso filo- aggiunto al s. m. e f. e agg. terrorista.
Già attestato nel Corriere della sera del 12 settembre 1992, p. 15, Politica (Andrea Biglia).