filigrana
(meno com. filagrana o filograna) s. f. [comp. di filo1 e grano, propr. «filo a grani»]. – 1. Lavoro di oreficeria, ottenuto curvando o intrecciando sottili filamenti di metallo (oro, argento), riunendoli nei punti di contatto con saldature; è generalmente protetto da un’intelaiatura di fili metallici più spessi, e può essere a giorno o applicato su lamina: una preziosa f. del sec. 17°; una spilla, una coppia di orecchini in filigrana. In usi fig., o in similitudini, di lavoro, o anche d’opera d’arte (soprattutto musicale) che si distingua per delicatezza di concezione e di fattura: è una f.; sembra una filigrana. 2. a. Disegno, emblema, scritta ottenuti con varî procedimenti nello spessore del foglio, e visibili in trasparenza, che gli antichi fabbricanti di carta usarono come contrassegno per distinguere i loro prodotti, ed è ancora oggi in uso per carte pregiate e, nelle carte valori, per renderne più difficile la falsificazione. b. fig. Nel linguaggio della critica letteraria, trama o motivo nascosto o appena accennato, tra le righe, tale che si veda o affiori come in trasparenza: un romanzo nel quale si colgono, in f., molti riferimenti personali; guardare in f., osservare, analizzare minutamente, fino a cogliere i significati più nascosti.