figlicidio
s. m. Uccisione di un figlio o di più figli da parte di un genitore o di entrambi. ◆ Il figlicidio colpisce prevalentemente i bambini nell'infanzia o nella preadolescenza (il 56,7% delle vittime aveva meno di 10 anni): tra il 2004 e il 2008 si contano infatti 22 infanticidi (nei primi giorni di vita) e altre 6 vittime con meno di un anno (complessivamente il 24,8%), 21 vittime tra 1 e 5 anni (18,6%) e 15 tra 6 a 10 anni (il 13,3%).(Messaggero.it, 17 marzo 2010, Italia) • Ci sono comunque una serie di tipologie di figlicidio che si possono prendere in considerazione. C'è quello altruistico, che parte dalla convinzione della rovina imminente e inevitabile per tutta la famiglia. Ma ci sono anche i casi dove non c'è una motivazione razionale: i figlicidi legati a una psicosi acuta, come la schizofrenia. [Massimo Picozzi, criminologo e psichiatra] (Stefano Rizzato, Stampa.it, 10 marzo 2014, Italia).
Già attestato nel 1837 (Carlo Botta).
Composto di figlio con l'aggiunta del confisso -cidio.