femmicidio
(o femicidio) s. m. Omicidio di donne da parte di uomini, in particolare come conseguenza di mentalità e comportamenti di stampo sessista; femminicidio. ◆ «I dati di Eures-Ansa si focalizzano sul rischio più grave: quello di omicidio. Su venti Paesi europei analizzati, l'Italia si colloca al 17% posto, seguita da Svezia e Cipro. Il Paese in cui si corrono i rischi maggiori di "femicidio" è l'Ungheria, gli Usa sono al secondo posto, seguiti da Romania, Slovacchia, Austria e Slovenia. Va a questo punto precisato che in tutti gli Stati - tranne i Paesi Bassi - la metà o più dei "femicidi" avviene a opera di partner passati o presenti. In Italia la percentuale è al 75%». [Isabella Merzagora] (Angelo De Micheli, Corriere della sera, 15 giugno 2008, p. 55) • Ogni tre giorni in Italia una donna viene uccisa per mano del proprio partner. Il femmicidio, nel nostro Paese, è ormai in crescita costante: se nel 2005 morivano 84 donne per mano violenta e motivi esclusivamente legati a misoginia e sessismo, nel 2010 si è raggiunto il numero di 127 persone (Fonti: Casa delle Donne per non subire violenza). (Luca Attanasio, Repubblica.it, 15 gennaio 2012, Mondo Solidale).
Dall'ingl. femicide, a sua volta composto dal s. feme ('donna, moglie') con l'aggiunta del confisso -cide ('-cidio').