favete linguis
〈... lìnġuis〉 (lat. «favorite [il sacrificio] con la lingua»). – Emistichio di Orazio (Odi III, 1, 2) che ripete la formula con la quale il sacerdote romano invitava il pubblico ad astenersi dal pronunciare parole che nell’atmosfera religiosa potessero assumere il valore di cattivo augurio o rompere la sacralità del silenzio; è usato oggi come invito a tacere.