fatale
agg. [dal lat. fatalis, der. di fatum «fato, destino»]. – 1. a. Voluto dal fato: avvenimento f.; per f. necessità; Non impedir lo suo f. andare (Dante); quindi inevitabile, ineluttabile: era f. che avvenisse così. b. Predestinato dal fato, a cui il fato ha riservato un grande avvenire: i colli f. di Roma; Mio fiume anche tu, Tevere f. (Ungaretti). c. Del fato, della morte: empio destin fatale, Uccidi omai questa odïosa vita (T. Tasso); Forse perché della fatal quïete Tu sei l’immago ... (Foscolo). 2. a. Decisivo, risolutivo, in bene come in male: il f. 1848; l’incontro f. che decise del suo avvenire. b. Mortale, o disastroso, funesto: il momento, l’ora, il dì f., della morte; un colpo, una caduta f., che è causa di morte, o almeno tale da produrre conseguenze gravi: quell’imprudenza gli fu f.; una stagione orribile, f. al raccolto. 3. Di persona, che è strumento del fato, per cui il fato si compie: pensando all’ultima Ora dell’uom f. (Manzoni, di Napoleone). Donna f. (spesso scherz.), che col suo fascino è capace di destare passioni improvvise e violente; estens.: occhi f., sguardo f., irresistibile. ◆ Accr. fatalóne (f. -a) (v.). ◆ Avv. fatalménte, per volere del fato, ineluttabilmente, e anche disgraziatamente, con effetti funesti: s’era fatalmente dimenticato di spegnere il gas.