fas
s. neutro lat. [prob. della stessa radice di fari «parlare»]. – Parola (indeclinabile) che presso i Romani significava genericam. norma di carattere religioso, in contrapp. a ius, la norma giuridica; usata soprattutto nelle due espressioni fas est, fas non est «è lecito, non è lecito» (di fronte non solo alla religione, ma anche alla morale e al diritto). Si adopera talora anche in contesti ital. la locuz. lat. per fas et nefas «in modo lecito o illecito, a diritto o a torto», quindi «in tutti i modi, leciti o no»: pretendere, voler ottenere qualcosa per fas et nefas.