farmer market
loc. s.le m. inv. Mercato degli agricoltori, a gestione diretta. ◆ sul finire degli Anni 70, Alice Waters ha dato l’avvio ad un movimento di sensibilizzazione verso l’agricoltura di qualità e la nascente produzione biologica. Ha difeso la causa dei coltivatori californiani contro la grande distribuzione e ha sostenuto la formazione dei primi farmer market, i mercati dei contadini che oggi negli Stati Uniti si stanno sviluppando con grande successo. (Carlo Petrini, Stampa, 22 gennaio 2000, Tuttolibri, p. 6) • Elegante, occhi chiari, biondissima, Daryl Hannah, arrivata in Italia per recitare nel nuovo film di Carlo Vanzina, ha scelto la Capitale per rilanciare la sua denuncia, affiancata dallo scrittore e attivista americano, John Quigley: «Nelle fattorie urbane decine di persone riescono a vivere coltivando la terra e vendendone i frutti nei farmer market (i mercatini degli agricoltori)», spiega Daryl «quelli di Los Angeles ora rischiano di essere cacciati». (Simona De Santis, Corriere della sera, 19 luglio 2006, p. 10) • Per calmierare gli alimentari la Coldiretti ha chiesto che venga realizzato almeno un farmer market (mercatini gestiti dai produttori agricoli) per ogni Comune italiano, abbattendo i rincari con l’accorciamento della filiera tra produzione e consumo. (Vincenzo Chierchia, Sole 24 Ore, 14 marzo 2008, p. 3, In primo piano).
Espressione ingl. composta dai s. farmer (‘contadino, agricoltore’) e market (‘mercato’).
V. anche mercato degli agricoltori.