farmaco mirato
loc. s.le m. Farmaco studiato per individuare e colpire un obiettivo specifico. ◆ Dopo dieci anni di questo peregrinare la donna, oggi quarantenne, è infine approdata al centro antipanico del Nuovo Regina Margherita, aperto un anno fa, unico del centro sud. Partecipa a gruppi di psicoeducazione e prende farmaci mirati. Si sente meglio ed ha smesso di bussare al pronto soccorso, dove ritiene di essersi recata dalle 300 alle 400 volte. Vittima del panico. Come lei in Italia ce ne sono da 500 mila a un milione. (Margherita De Bac, Corriere della sera, 11 maggio 2002, p. 15, Cronache) • «Abbiamo scoperto -- ha continuato il professor [Enrico] Agabiti Rosei -- che le alterazioni al microcircolo rappresentavano il fattore predittivo più importante e solo un altro fattore è risultato in grado di predire gli eventi, la pressione arteriosa differenziale mentre tutti gli altri come il colesterolo e l’ipertrofia ventricolare sinistra sono stati cancellati da questo parametro di rischio. Questa alterazione -- ha concluso il direttore del Centro di ipertensione dell’Università degli studi di Brescia -- è curabile, grazie a farmaci mirati». (Giornale di Brescia, 5 novembre 2003, p. 7, Cronaca) • Il tumore lascia una prova del suo attacco all’organismo, la firma genica. Rintracciarla dovrebbe permettere di attaccarlo sul nascere. O di stabilire il livello di rischio e scegliere se utilizzare i chemioterapici o passare a farmaci mirati. (Stampa, 16 aprile 2008, Tuttoscienze, p. 2).
Composto dal s. m. farmaco e dal p. pass. e agg. mirato, ricalcando l’espressione ingl. selective drug.
Già attestato nella Repubblica dell’8 maggio 1992, Affari & Finanza, p. 33 (Paola Emilia Cicerone).
V. anche farmaco intelligente, farmaco selettivo.